Lo streaming video aumenta i ricavi della Pay tv

I consumatori che guardano streaming video scelgono di abbonarsi alla pay tv, lo studio di TNS

Lo streaming video aumenta i ricavi della Pay tv

Film, calcio, entertainment, reality tv e documentari: sono molteplici le ragioni che spingono milioni di consumatori ad abbonarsi ad un servizio di Pay tv al fine di usufruire di un'offerta televisiva completa ed accattivante di gran lunga superiore rispetto a quella della comune televisione in chiaro. Le offerte ed i contenuti delle varie proposte del mercato sono molto diversificate tra loro, per trovare l'opzione più vantaggiosa ed al contempo allineata con i propri gusti un'ottima possibilità consiste nel mettere le offerte pay tv più interessanti a confronto, scegliendo poi in relazione ai propri criteri personali.

Negli ultimi anni, alcuni colossi della payment tv hanno predisposto servizi che consentono di guardare i canali della pay tv su dispositivi mobile come tablet, smartphone ovunque ci si trovi senza bisogno di dispositivi satellitari o digitale terrestre. Per scoprire se scegliere i prodotti Sky Italia piuttosto che Mediaset Premium è possibile comparare i vari pacchetti tenendo come riferimento le proprie necessità ed abitudini. Uno dei servizi da sempre ritenuti concorrenziali dei colossi di Pay tv è lo streaming video, un recente studio ad opera di TNS, tuttavia, smentisce le ricadute negative dei contenuti del web.

Il sondaggio TNS, infatti, ha indagato le abitudini di consumo di 25 mila famiglie americane, è emerso molto chiaramente che l'arrivo dei servizi streaming di Netflix & co non ha fatto che aumentare l'interesse degli utenti nei confronti delle potenzialità e dei programmi della Pay tv.

Stando ai dati raccolti ogni trimestre da TNS ben il 16% degli abbonati alla pay tv sono divenuti più sensibili nei confronti delle offerte di Pay tv modificando le proprie modalità di consumo. Coloro che abitualmente guardano contenuti in streaming video, hanno cambiato il servizio con il proprio fornitore di tv a pagamento (25% da 12%).

Se lo streaming di YouTube o Amazon era dunque considerato un diretto competitor della televisione a pagamento, si è rivelato piuttosto uno strumento per suscitare l'interesse dei consumatori nei confronti dell'offerta televisiva, con ricadute positive in particolare sugli abbonamenti sottoscritti dai giovani o dalle relative famiglie. Il 20% degli abbonati alla Pay tv sono trentenni mentre il 33% sono famiglie che scelgono questi servizi o ampliano la propria offerta con nuovi canali o funzionalità.

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