OTT Tv, quando la pay per view diventa social

La rivoluzione della pay tv ha inizio: le principali novità del mercato delle tv a pagamento sono le social e le multi-screen tv.

OTT Tv, quando la pay per view diventa social

Una nuova esperienza di fruizione dei contenuti con una condivisione attiva da parte dei telespettatori. E' questo l'obiettivo a cui devono arrivare le emittenti tradizionali, che non devono soccombere di fronte alla tenace concorrenza delle televisioni OTT (over the top).

I provider tradizionali devono cercare di far avvicinare il mondo dei social network all'esperienza di fruizione dei contenuti televisivi, una sfida che consiste nell'adottare il modello delle OTT (le tv che danno spazio anche ai contenuti web native).

Secondo "Informa Telecoms & Media", una delle più importanti società di analisi e consulenza nel settore delle telecomunicazioni, entro il 2017 il mercato dell'Over the Top Tv (OTT Tv) raggiungerà un valore complessivo pari a $37 miliardi, finendo per rappresentare l'8% dell'industria mondiale dell'audiovisivo, attualmente dominata dagli Stati Uniti con Netflix e YouTube.

Dati importanti, considerando anche il fatto che gli Mtv Music Video Awards di quest'anno hanno registrato un grande successo sui social media con 12,8 milioni di commenti lasciati su internet, ma per contro hanno visto ridursi gli ascolti rispetto alla precedente edizione del 2011.

Sky, Now Tv, Mtg e Viaplay si sono adeguate, mantenendo i prezzi del servizio OTT molto simili a quelli per l'accesso agli stessi contenuti sulla piattaforma tradizionale. Diversa è invece la strategia commerciale della danese YouSee, che con il suo servizio OTT YouBio andrà a proporre film e contenuti tv esclusivi al prezzo di 10 euro, circa la metà del prezzo richiesto per l'accesso dalla rete via cavo.

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