Sky Italia, ricavi da 720 milioni di euro nonostante la crisi

Primo trimestre 2014-2015 in positivo per Sky Italia in attesa dell’operazione Sky Europe

Sky Italia, ricavi da 720 milioni di euro nonostante la crisi

L'arrivo della stagione autunnale è un momento propizio per scegliere un abbonamento alla pay tv, in concomitanza con l'inizio del campionato di calcio e l'arrivo delle serate fredde sempre più telespettatori sono disposti a trascorrere del tempo sul divano guardando film, campionati sportivi e canali di intrattenimento. Al fine di individuare un'offerta televisiva in linea con i propri gusti è possibile mettere le offerte della pay tv a confronto in maniera tale da usufruire di servizi e canali aggiuntivi ad un prezzo competitivo.

Contenuti, abbonamenti e pacchetti sono molto diversificati tra loro e presentano costi differenti, per effettuare una scelta consapevole sarà utile valutare le offerte Sky del momento e quelle dell'altro colosso televisivo Mediaset Premium così da scegliere quella più vantaggiosa ed in linea con gli interessi personali e della propria famiglia.

Nel primo trimestre 2014-2015, in linea con i dati dell'anno precedente, i ricavi di Sky Italia si sono attestati sui 720 milioni di euro nonostante la crisi economica e le difficoltà del settore audiovisivo. Nonostante i clienti siano calati di 21 mila unità (4,7 milioni) i fatturati si chiudono in positivo per questa stagione autunnale.

L'analisi condotta sulla base dei dati della 21st Century Fox, che ha rilevato anche che il pubblico di fascia alta l'Arpu, ossia il ricavo medio per utente, è rimasto invariato a 43 euro nel periodo luglio-settembre. Complessivamente, i ricavi sono aumentati del 12% a 7,89 miliardi di dollari nel primo trimestre. I ricavi dei canali via cavo sono aumentati del 15% a 3,23 miliardi, mentre i canali cinematografici hanno registrato un aumento pari al 17% (2,48 miliardi).

Nel frattempo procede l'operazione Sky Europe. Il 25 luglio BSkyB ha annunciato di aver rilevato Sky Italia e Sky Deutschland dalla 21st Century Fox per 6,2 miliardi di euro al fine di creare unico gruppo europeo di payment tv con circa 20 milioni di clienti tra Regno Unito, Irlanda, Italia, Germania e Austria. Di recente è arrivato anche il via libera all'operazione da parte dell'Ue e dell'Antitrust tedesco dal momento che l'operazione non risulta preoccupante dal punto di vista della concorrenza poiché le tre imprese risultano complementari dal punto di vista geografico.

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